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Sorteggiati i gironi dei Campionati Europei di Wałbrzych, in Polonia che dal prossimo 28 agosto assegneranno i quattro posti per Tokyo 2020.
Sorteggiati nel pomeriggio di martedì 19 febbraio i gironi dei Campionati Europei che si disputeranno dal prossimo 28 agosto in Polonia e che metteranno in palio i quattro posti per le Paralimpiadi di Tokyo 2020.
Nel suggestivo scenario del castello di Książ a Wałbrzych, sede del torneo, l’Italia è stata inserita nel Girone A insieme ai Campioni del Mondo della Gran Bretagna, alla squadra padrona di casa della Polonia, a Germania, Svizzera e Austria. Nel Girone B si affronteranno Spagna, Olanda, Israele, Turchia, Francia e Russia.
Le prime quattro di ciascun girone accedono ai quarti di finale, nell’incrocio che di fatto assegnerà il posto per Tokyo 2020.
“E’ un po’ il girone che volevamo”, commenta a caldo coach Carlo Di Giusto; “Al di là della Gran Bretagna, che parte con i favori del pronostico secondo un po’ tutti, dietro vedo 5/6 squadre tutte grossomodo allo stesso livello. E noi siamo certamente tra queste. Aggiungo che affrontare subito i britannici nel girone significa evitarli nello scontro diretto nei quarti e questo può essere un vantaggio”. Prosegue poi Di Giusto: “Ma facciamo un passo alla volta: il nostro obiettivo deve essere innanzitutto piazzarci tra le prime quattro del girone, ed è anche in considerazione delle caratteristiche delle avversarie che affronteremo in questa prima fase che dipenderanno le ultime scelte che farò nelle convocazioni. La Gran Bretagna la conosciamo bene tutti, la Polonia gioca in casa ed è ricca di talento, anche se dipende molto dal pivot Bandura, che è un po’ l’equilibratore del quintetto a livello di punteggio; la Germania è giovane e pericolosa, ma non ha forse la caratura di un tempo; infine Svizzera e Austria, forse un passo indietro alle altre, anche se va detto che le squadre cuscinetto ormai non esistono più”. Infine un accenno alla rosa dei convocati: “Ho ancora due o tre dubbi: nelle prossime settimane insieme al resto dello staff tecnico prenderemo le ultime decisioni”.
Commentano il sorteggio anche i due capitani azzurri Carossino e De Maggi; “Affrontare subito le più forti ci permette di puntare ad un quarto di finale sulla carta più abbordabile”, dice Filippo Carossino; “Per questo considero il sorteggio tutto sommato positivo. Ovviamente ora tocca a noi, dobbiamo fare un girone al massimo delle nostre possibilità e cercare di evitare nello scontro diretto la Spagna, che storicamente soffriamo sempre”. “Adesso non dobbiamo pensare al girone facile o difficile”, aggiunge Simone De Maggi; “Sarà un Europeo dove ogni singola partita avrà un’importanza a sé proprio perché l’obiettivo è enorme e tutte le squadre saranno determinate a raggiungerlo”.
Nelle prossime ore la Federazione Internazionale ufficializzerà anche la data di esordio degli azzurri.
Parte mercoledì 19 dicembre l'ultimo raduno del 2018 della Nazionale maschile di pallacanestro in carrozzina, che inizia così il lungo percorso di preparazione ai prossimo Campionati Europei, in programma in Polonia, a Wałbrzych, dal 28 agosto al 9 settembre.
Il Responsabile Tecnico Carlo Di Giusto ha convocato per l'occasione 15 atleti:
Indisponibile Andrea Giaretti, in fase di recupero da una frattura alla mano.
Staff tecnico azzurro composto da Ceriscioli Roberto (Allenatore), Bellito Scheila (Fisioterapista), Possamai Claudio (Meccanico), oltre Carlo Di Giusto, Responsabile Tecnico delle Nazionali.
Gli azzurri si alleneranno presso il Centro di Preparazione Olimpica di Tirrenia fino al 23 dicembre, giorno dello sciogliete le righe.
Diramata la lista degli azzurri convocati per l’ultimo raduno dell’anno, in programma al Centro di Preparazione Olimpica di Tirrenia dal 19 al 23 dicembre.
Per la Nazionale di coach Di Giusto quattro giorni di allenamenti per iniziare il lungo percorso di preparazione che porterà agli Europei della prossima estate, quando in Polonia, a Wałbrzych, dal 28 agosto al 9 settembre, ci si giocherà l’accesso alle Paralimpiadi di Tokyo 2020, riservato alle prime quattro classificate.
Sono quindici gli atleti convocati, più Davide Carrara dell’SBS Montello, aggregato al gruppo; assente Andrea Giaretti (S. Stefano) per infortunio.
Staff tecnico azzurro composto da Ceriscioli Roberto (Allenatore), Bellito Scheila (Fisioterapista), Possamai Claudio (Meccanico), oltre Carlo Di Giusto, Responsabile Tecnico delle Nazionali.
Prossimo appuntamento per la Nazionale sarà poi nel corso del mese di febbraio (14/17), prima dell’ultima fase della preparazione, che nel 2019 sarà particolarmente intensa e ricca di confronti amichevoli, fino all’ultimo raduno in programma al Centro di Preparazione Olimpica Giulio Onesti all’Acquacetosa di Roma.
Undicesimo posto finale per gli azzurri, nonostante tre vittorie in cinque partite. Domani la finalissima tra USA e Gran Bretagna (ore 15.30, diretta RaiSport).
L’Italia del basket in carrozzina si congeda dal Campionato del Mondo di Amburgo 2018 con una prestigiosa vittoria sul Canada di Patrick Anderson, il più forte giocatore al mondo. Il 70 a 66 finale vale per gli azzurri un undicesimo posto decisamente ingeneroso, alla luce delle tre vittorie (due delle quali contro big del calibro di Turchia e appunto Canada) in cinque match disputati; il formato della competizione non ha aiutato il gruppo di Di Giusto, che di fatto ha steccato solo un quarto di gioco negli ottavi di finale contro l’Argentina; ma ciò non cancella la sensazione di un gruppo che sta alzando il proprio livello di competitività, dopo aver già ben figurato negli ultimi Europei di Tenerife 2017.
LA PARTITA – L’Italia parte subito forte, con Enrico Ghione, al proprio esordio nel Mondiale, inserito nel quintetto iniziale; ed è proprio Ghione a indirizzare per primo l’inerzia del match: gli azzurri accumulano subito un discreto margine di vantaggio, sfruttando la vena realizzativa di Marco Stupenengo (13 punti e 12 assist per lui alla fine), autore della propria migliore prestazione statistica nel torneo. Il +5 di fine primo quarto (20-15) si allarga lentamente fino a sfondare la doppia cifra di vantaggio a fine secondo quarto; poi il primo tentativo di fuga alla ripresa del gioco dopo la pausa lunga: il Canada soffre i tagli di Raourahi, come sempre tra i migliori con 15 importantissimi e spettacolari punti frutto di un 7/10 dal campo e dell’altro piccolo Santorelli, anche lui in doppia cifra con 11 punti. Patrick Anderson e compagni però non si danno per vinti anche sotto di 14 e trovano la forza nell’ultimo quarto di rimontare, con un fulmineo parziale che li porta fino alla parità sul 64-64 a meno di due minuti dalla sirena. Volata, quindi, decisa da uno dei migliori azzurri sul parquet, Jacopo Geninazzi, che firma il canestro del vantaggio a 14 secondi dalla fine, prima dei due liberi conclusivi, a cronometro già azzerato.
Il Campionato del Mondo di Amburgo si chiuderà domenica 26 agosto con la finalissima tra Stati Uniti e Gran Bretagna, trasmessa in diretta su RaiSport a partire dalle ore 15.30. Inglesi protagonisti anche del torneo femminile, dove si giocheranno l’oro contro l’Olanda nella serata di sabato 25.
ITALIA – CANADA 70 a 66
Italia (Raourahi 15, Geninazzi 14, Santorelli 11, Papi 7, Ghione 4, Spanu 3, De Maggi 3)
Canada (Goncin 30, Anderson 22, Eng 8, Hedges 4, Dallaire 2, Miller, Vermette, Jassman, Higgins).
Gli azzurri pagano un brutto primo quarto e perdono 46 a 59. Argentina ai quarti.
Il sogno mondiale dell’Italia del basket in carrozzina si infrange proprio sul più bello, alla soglia del traguardo di entrare tra le prime otto squadre del mondo: l’Argentina batte gli azzurri 59 a 46 negli ottavi di finale del Campionato del Mondo di Amburgo e cancella in un colpo solo le ambizioni di un gruppo capace solo due giorni fa di battere dominando la Turchia campione d’Europa. Ora per gli azzurri rimane da giocare un’altra sola partita per decidere il piazzamento finale, sabato prossimo (orario e avversario da stabilire), match di fatto però con poco significato rispetto a quanto sarebbe potuto essere. L’Argentina invece avanza, e con merito, ai quarti di finale, dove l’attende la corazzata statunitense.
LA PARTITA – Tutto o quasi si decide nel corso di un primo quarto da incubo per i ragazzi di coach Di Giusto, entrati in campo apparentemente scarichi e privi della giusta energia nervosa degna di un palcoscenico come un ottavo di finale del Mondiale: l’Argentina invece è determinata come sempre, l’agonismo che il capitano Adolfo Damian Berdun mette sul parquet fin dal primissimo possesso ne è l’immagine più esemplare. L’Italia praticamente rimane sui blocchi mentre l’avversario scappa subito via: 7 a 0 dopo pochissimi minuti, che poi diventa il 21 a 7 della fine del primo quarto (con un solo canestro dal campo per gli azzurri, firmato Stupenengo), un margine di 14 punti che di fatto rappresenterà la differenza tra le due squadre fino alla sirena finale. A più riprese nel corso della partita gli azzurri cercano di ricucire, e in un paio di occasioni riescono anche a tornare sotto la doppia cifra di svantaggio, prima con una buona fiammata di Filippo Carossino a metà secondo quarto, e poi con uno scatto d’orgoglio dell’altro capitano Simone De Maggi, che chiude per la prima volta in doppia cifra nel torneo con 16 punti; ma l’impressione è sempre che l’Italia non ne abbia abbastanza, che manchi cioè quella giusta intensità per tornare a contatto con un’Argentina, da parte sua, sempre ordinata e lucida. Le statistiche finali parlano di un Gomez top scorer con 22 punti, ma non di un Berdun padrone assoluto dell’emotività del match, il quarto di fila giocato senza saltare nemmeno un minuto in questo Mondiale.
I COMMENTI – Amarezza, e tanta, alla fine nelle parole di coach Carlo Di Giusto: “Come nell’ultima amichevole prima di partire per Amburgo, siamo stati incapaci di entrare in campo contro gli argentini tenendo alta la tensione. Non è poi facile giocare tutto il match inseguendo, e non può essere un singolo a risolvere la situazione, dobbiamo cercare di rimanere più squadra, anche nelle sconfitte. Abbiamo peccato di immaturità, e dobbiamo imparare tutti a crescere da delusioni come questa”.